DAY 119: Kjeragbolten🇳🇴 14/07/2016
Sveglia alle 6.15.
Oggi è il grande giorno per quanto riguarda il mio soggiorno a Stavanger perché andrò su "la roccia tra le rocce" cioè un grande masso incastrato tra 2 pareti rocciose.
Tutto normale sino a qui,se non che questo masso è posizionato su un burrone alto più di 1000metri che finisce dritto nel fiordo il tutto dopo aver scalato 2 montagne e per una lunghezza totale di 11km a/r.
Molte persone non terminano il trekking rinunciando alla meta per via delle difficoltà lungo la marcia ed invece tanti che arrivano a destinazione con l'idea di fare quel salto che ti permetterebbe di essere protagonista in una delle foto più belle che si possano fare rinunciano per via della troppa tensione.
Il bus parte dalla stazione di stavanger puntuale e dopo circa 4 ore di viaggio con una sosta in un villaggio(l idea è quella di far spendere soldi alla gente nel bar con prezzi allucinanti)arriviamo a destinzione.
C è la neve e questo non me lo aspettavo proprio,ciò significa sarà ancora più dura la scalata e dovrò prestare molta attenzione.
Saluto il ragazzo cinese che avevo conosciuto sul bus per avventurarmi in solitaria verso ma prima salita e poi per tutto il percorso,su tratti lunghi e difficoltosi voglio avere il mio passo con i miei tempi di riposo senza aspettare nessuno.
Non è per niente facile sin dall inizio nonostante sia ben attrezzato a livello di vestiario tecnico è con il cammino di Santiago sulle spalle.
Qui è tutt altra cosa però ,bisogna usare le mani,camminare nel fango,cercare appigli nelle rocce,calarsi con delle corde d'acciaio,c è poco margine di errore.
Con un buon passo mi avvicino sempre di più verso la meta anche se con una nebbia molto fitta devo rallentare il mio ritmo per non rischiare nulla.
Così dopo avere superato gli ultimi tratti innevati e ghiacciati arrivo nella piccola insenatura tanto sognata.
Un brivido effettivamente mi sale lungo la schiena appena mi presento davanti allo Kjeragbolten, tanto che un paio di domande me le pongo riguardo sul fatto di fare quel faticosissimo salto.
La situazione però sembra apparentemente tranquilla dopo aver monitorato per diversi minuti la situazione per cui lascio zaino e tutti i pesi inutili su una roccia e carico come non mai mi presento sul punto del salto.
Un adrenalina incredibile mi da il "via"e compio quel salto che verso masso che nonostante fosse a nemmeno un metro di distanza sembrava lontanissimo.
Cosa si prova ad essere sopra un sasso incastrato tra due pareti a 1000metri d'altezza??
Per i primi 20secondi ti senti a disagio ma poi capisci che è tutta una questione mentale e che con le dovute precauzioni non si corre nessun rischio.
Un senso di appagamento mi circola nel corpo e la mente più sgombra di paure mi fa affrontare il salto sulla terraferma in modo più tranquillo.
Corro subito a riprendere la videocamera piazzata su una roccia per immortalare l istante del salto sull masso e resto sul posto per ancora qualche minuto per mangiare del cioccolato e fumarmi una sigaretta.
Le persone intanto continuano ad arrivare e vedo la loro gioia negli occhi dopo le fatiche del trekking. Diverse persone si fanno immortalare anche loro sul masso.
C'è chi improvvisa anche un balletto ovviamente ripreso dagli amici.
Non trascorro molto tempo in vetta perché essendo in giro con i mezzi pubblici devo per forza rispettare L orario prestabilito per cui dopo essermi riempito la bottiglia d acqua in una piccola cascata inizia la mia fase di discesa.
seppur più veloce preferisco di Gran lunga la salita,le ginocchia sono meno sollecitate e mi sento più sicuro rispetto ai tratti in discesa infatti una volta arrivato al parcheggio sono completamente esausto e con dolori un po da tutte le parti.
Il ritorno a stavanger lo passo dormendo e riguardando le foto della bellissima giornata appena trascorsa.
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