martedì 27 settembre 2016

Verso il Sud della Mongolia

DAY 188: White Stupa🇲🇳


Ritornare seppur per poche ore alla "normalità" nella capitale,mi ha permesso di poter lavare non a mano gli indumenti che ho utilizzato nei giorni scorsi e di poter usare una doccia,dato che per lavarmi ho adoperato solo bottiglie d'acqua.

Dopo una piccola colazione in ostello incontro i miei nuovi compagni di viaggio e l'autista che per 6 giorni ci scarrozzerà per il deserto e per tutta la Mongolia centro-settentrionale.

Siamo 4 ragazzi(2 maschi e 2 femmine)di 4 Stati diversi:Italia,Germania,Irlanda e Lituania.

Per risparmiare(e non pochi soldi)abbiamo deciso di non avere con noi una guida parlante inglese,per cui non avremo spiegazioni approfondite sui luoghi che andremo a visitare dato che l'autista non spiaccica una parola d'inglese ma onestamente non me ne frega molto che non ci sia nessuno preparato con noi,se ho bisogno di qualcosa apro la mia guida e leggo quello che mi interessa.

Pronti-partenza-via! Salutiamo il simpatico receptionist dell ostello e ci immettiamo in strada.

Tempo 1 minuto e facciamo un incidente.

Un vecchietto con la sua utilitaria,mentre stava entrando nella carreggiata tramite una corsia d'inserimento si è inserto decisamente troppo presto andando a scontrarsi con il nostro mezzo che però è un pulmino russo solido come un carro armato.

Il risultato è che abbiamo perso 1 ora per aspettare che arrivassero ad un accordo che dapprima sembrava irraggiungibile,con tanto d accenno di rissa,ma poi inaspettatamente,di punto in bianco è scoppiata la pace ed abbracci e risate hanno sancito la fine di questa disavventura che purtroppo ha portato all auto del vecchietto non pochi danni,a differenza del nostro mezzo che ha rimediato solo una piccola botta.

Dopo aver fatto una tappa al market per comprare provviste per i prossimi giorni e fatto il pieno di benzina si può ufficialmente partire verso sud.

Il paesaggio cambia notevolmente,la città e quindi tutti i suoi edifici lasciano spazio a praterie immense,un po' come qualche giorno fa,ma con dei colori un po' più belli.

Siamo tutti pieni di grandi aspettative, e sembrerebbe anche che siamo tutti amanti della fotografia dal momento che siamo tutti in possesso di macchine fotografiche di buon livello.

La prima ed unica tappa di oggi per via della lunga distanza percorsa, è un parco in cui ci sono delle rocce davvero interessanti,che mi ricordano molto quelle che ho visto nella Death Valley più precisamente      allo Zabrinskie Point.

Attraverso un piccolo crepaccio  riesco a scendere dalla piccola altura in cui siamo parcheggiati e calarmi fino a queste particolari rocce per poterle vedere e fotografare meglio.

Un serpente di medie dimensioni spunta da un cespuglio e striscia verso le rocce,e capisco che da ora in avanti dovrò davvero stare attento a come mi muovo e dove mettere i piedi perché c é la possibilità di trovare animali davvero pericolosi.

Il panorama dalla base dello white stupa è davvero bellissimo,ed il tutto è impreziosito dal fatto che siamo le uniche persone ad essere presenti in questo immenso canyon.

Restiamo in questo posto un paio d'ore,cioè fino a quando il sole non inizia a tramontare con il conseguente veloce calo di temperatura.

Soddisfatti e stanchi per via del tragitto fatto raggiungiamo la nostra Gher,dove dopo aver cucinato un piatto di pasta per tutto il gruppo su un piccolo fornello da campeggio ci ritiriamo nei nostri sacco letto sperando che la notte non sia troppo rigida.





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