DAY 189: Yolyn Am🇲🇳
Un risveglio decisamente ottimo nonostante il mio "materasso"fosse alto nemmeno un dito.
Mi sto abituando ormai a questo tipo di condizioni e devo dire che dopo qualche giorno di rodaggio non é per niente male questo stile di vita.
Oggi,ci spingeremo ancora più a sud,verso un parco nazionale che d'inverno diventa un canyon ghiacciato,ma che d'estate,causa le alte temperature e il relativo scioglimento di neve e ghiaccio diventa un bellissimo posto in cui rilassarsi sulla riva dei diversi ruscelli presenti,il tutto immerso in uno insolito verde data l immensa zona desertica circostante.
Colazione lampo a base di caffè istantaneo e uova sode e siamo già sul nostro mezzo con il nostro autista che canticchia melodie tradizionali mongole e prova a comunicare con noi attraverso gesti.
Purtroppo non riusciamo a capirci,ma la simpatia che sprigiona tramite sorrisi basta e avanza per farci capire che gli stiamo simpatici e che è contento anche lui di essere uscito dalla città.
Attraversiamo strade impossibili da fare in maniera "fai da te",solo un autista esperto riesce a muoversi in questi posti privi di qualsiasi segnaletica e privi di asfalto.
Dopo circa 7 ore di viaggio,in cui ci siamo fermati diverse volte per scattare foto e per varie necessità,arriviamo al tanto atteso parco il cui ingresso di poco più di 1€ comprende anche l ingresso in un piccolo museo che mostra attraverso delle foto e degli animali imbalsamati la fauna della Mongolia,ma la parte più interessante è quella dedicata ai fossili ed alle uova di dinosauro.
In questa regione infatti,sono stati ritrovati diversi resti di dinosauri e molti ancora se ne stanno scoprendo,ma la mancanza di finanziamenti comporta anche che i lavori purtroppo siano davvero molto lenti,ed é un vero peccato perché si potrebbero portare alla luce tanti,tantissimi reperti.
Dopo aver evitato la classica zona souvenir inizia il percorso nel parco,4 km di sentiero in mezzo alle pareti rocciose con alcune vette davvero molto alte e appuntite.
Cammino e salto tra un ruscello e l'altro per allontanarmi dalla zona dove i turisti di solito finiscono di spingersi.
Una delle cose belle di questo canyon,è che è pienissimo di animali molto simili agli scoiattoli e basta restare in silenzio e fermi per qualche minuto(hanno tantissima paura dell'uomo)per poterli vedere in azione mentre entrano ed escono dalle loro tane per procurarsi l'erba che poi verrà mangiata nel periodo invernale,quando le temperature saranno di -15/-20 gradi.
Purtroppo non ho visto aquile,nonostante dicano che qui sia il loro paradiso in quanto vengono a cibarsi degli animali che ho descritto prima.
Mi viene anche in mente l'ipotesi di farmi un bagno in uno dei ruscelli,ma appena immergo la gamba mi tolgo subito dalla testa questa idea in quanto era davvero troppo fredda.
Ritorno così lentamente verso il pulmino dato anche il veloce cambiamento climatico che ha portato nel giro di 5 minuti l'arrivo di pioggia mista grandine.
Poco prima di partire però,vengo attratto da 2 persone intente a raccogliere delle cose da terra per poi metterle in un grande sacco.
Inizialmente,e stupidamente pensavo fossero rifiuti,ma ben presto capisco che ciò che stanno raccogliendo da terra è cacca di cavallo/cammello che verrà usata come combustibile una volta secca.
Vederli raccogliere il tutto senza guanti non nego che mi ha dato un certo ribrezzo nei primi secondi,ma poi mi sono immedesimato in loro,abituati a condizioni estreme e talvolta molto ostili e quindi ,ovviamente,non sono queste le cose che gli possono creare problemi.
Risalgo sul pulmino con i miei compagni ed entusiasti ci facciamo vedere le fotografie del giorno durante tutto il tragitto verso la Gher che ci ospiterà.
La serata,dopo aver visto un tramonto stupendo e mangiato un piatto abbondante di riso cucinato dalle ragazze la passiamo giocando a carte e conoscendoci meglio.
Devo dire che sono proprio in una bella compagnia di viaggiatori.
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