venerdì 18 novembre 2016

Le dune di sabbia del Deserto dei Gobi

DAY 190:Khongoryn Els🇲🇳


Oggi è un gran giorno.

Aspetto questo momento da anni,già molto prima di pensare di fare il giro del mondo senza aerei.

La destinazione che ho tanto atteso sono le dune di sabbia del deserto dei Gobi,alte centinaia di metri e lunghe chilometri attraggono da sempre tantissimi viaggiatori anche per via del particolare suono che emettono quando il vento fa muovere la sabbia.

Il tragitto per arrivarci non é affatto semplice,ci sono tantissimi saliscendi in cui l auto va in pendenza,continui saltellamenti che ti sbattono da una parte all altra del furgoncino e pure il clima è torrido(io lo sconsiglierei per chi ha mal d'auto).

Per raggiungere le dune ci facciamo circa 6 ore di auto in mezzo al nulla,con soste solo per mangiare del cibo istantaneo in una stupenda spianata e per fare foto in qualche punto panoramico,ma solo per pochi minuti.

Tutta questa fretta è data dal fatto che dobbiamo raggiungere il punto d interesse prima che il sole tramonti con conseguente elevato abbassamento di temperatura ed anche per ovvi motivi estetici(non sarebbe il massimo arrivare in un posto e non vedere nulla).

Fortunatamente riusciamo a restare nelle tempistiche ed a metà pomeriggio siamo a destinazione.

Spettacolare il paesaggio che abbiamo percorso nell ultima ora,roba da tenerti attaccato al finestrino del mezzo con la bocca aperta.

incredulo,una volta arrivati alla base delle dune,scendo dal mezzo e mi preparo per la lunga e faticosa salita che mi porterà in cima alla montagna di sabbia.

Zaino in spalla,scalzo e con tanta acqua con me,Inizio la mia salita in solitaria,staccandomi dal gruppo e preferendo un tipo di percorso più breve ma molto pendente.

Capisco subito il motivo del perché il sentiero scelto da me è quello decisamente meno battuto ma non demordo,anche se come detto prima,per via della forte pendenza,con ogni passo che faccio torno indietro del 50%.

Per salire la duna più alta(circa 350metri) impiego circa 2 ore di tempo,scandite da molte pause per bere molta acqua dato il caldo devastante e per riprendere fiato.

E così,dopo aver affrontato l'ultimo pezzo praticamente come se stessi scalando una montagna,sbuco sulla cresta e mi alzo in piedi facendo segno di vittoria.

Una fatica immane,più sfiancante addirittura di quando faci la scalata sul vulcano Etna,ma la soddisfazione provata e l orgoglio di esserci riuscito lungo il sentiero più ripido appaga completamente tutto il sacrifico.

Dalla cima si può davvero capire l immensità di questo deserto,ma si può anche ascoltare il suo suono quando arriva il vento.

Il suono proviene dalla Sabbia che alzandosi e muovendosi produce questo rumore molto simile a quello che emette anche l aurora boreale.

Questo è un memento davvero molto intenso per me,perché questo tour l ho accettato solo per la possibilità di spingermi fino al punto in cui mi trovo ora.

Appagato da tutto mi godo questi bellissimi istanti sdraiato sulla cresta della duna di sabbia più alta e penso a quanti posti stupendi ho già visto durante questi 6 mesi e mezzo di viaggio ed a quante persone ho conosciuto.

Un esperienza di viaggio come questa è la miglior cosa che possessi scegliere di fare alla mia età e non finirò mai di ringraziare chi mi ha sempre sostenuto.

Faccio video a foto a raffica prima di decidermi a ritornare a "terra", consapevole del fatto che per chissà quanto tempo non rivedrò più questo posto.

La serata la trascorriamo in un campo Gher a pochi chilometri dalle dune dove dopo aver fatto un giro in sella al cammello assisto ad uno dei tramonti di tutta la mia vita.


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