DAY 199/202: Pechino🇨🇳
Venire a Pechino e non andare a visitare la città proibita oltre la muraglia cinese è come andare a Parigi e vedere la torre eiffel ma non il Louvre o Notre dame.
Purtroppo però per via della festa nazionale che qui dura ben 7 giorni,io devo rinunciare alla visita della città proibita a causa del sold-out che praticamente c è dal primo all ultimo giorno di festa.
Colpa mia che non mi sono organizzato prima,anche se mai potevo pensare che già alle 10 di mattina non era più possibile entrare per tutto l'arco della giornata dal momento che la città proibita apre dalle 8.30 alle 18.
Questo duro colpo mi crea un grosso dispiacere ed anche parecchio nervoso perché ci tenevo tanto,ma dopo le prime ore di disperazione,provo a prenderla con filosofia,promettendo a me stesso un futuro ritorno in Cina con visita a Pechino per vedere la città proibita ed anche per vedere alcune zone che ho escluso(sopratutto il sud) per via del poco tempo a disposizione.
Pechino comunque non è solo la forbidden city e la muraglia cinese,ma anche tanto altro per cui le giornate che ho passato non sono state di certo noiose e brutte.
In questi giorni ho visitato parchi immensi,decine di hutong,mostre d'arte e svariati punti panoramici.
Ho mangiato in ristoranti locali la famosa e deliziosa anatra pechinese e sopratutto ho potuto tastare lo street-food cinese,di cui ero tanto curioso.
Chi conosce Pechino sa che in questa città si può trovare di tutto,anche sotto l aspetto culinario qui si può dire che non c è un limite a ciò che una persona può assaggiare.
Se vuoi mangiare un serpente,qui puoi,se vuoi una cavalletta fritta,qui la trovi,così come ragni,stelle marine,scorpioni,cavallucci marini e tanto altro...penso anche cani e gatti.(una mezza conferma mi è arrivata da un ragazzo ormai amico che ho incontrato nell ostello in cui dormo e che mi ha semi-confermato nei menù la possibilità di trovare cane e gatto)
Ovviamente io,curioso come sono,non mi lascio scappare una ghiotta possibilità come quella di assaggiare insetti e cose introvabili in Italia e non solo,per cui con un po' di coraggio ed un pizzico di ribrezzo ordino i miei speciali spiedini.
Cavallette,cavallucci marini e scorpioni che poco prima di finire in friggitrice erano ancora belli vivi e agitati.
Sotto lo sguardo stupito di turisti e cinesi pago e prendo il mio sacchetto per andare a consumare il tutto in una zona più tranquilla.
Normalmente il 90% delle persone,compra lo spiedino,si fa scattare una foto e poi lo butta via senza nemmeno assaggiarlo,cosa che capisco dato l animale in questione,ma che non condivido.
Posizionata davanti a me la telecamera ed una bottiglia di coca-cola per lavare per bene il mio stomaco in caso trovi il tutto disgustoso,inizia l assaggio del mio primo insetto;lo scorpione.
Capisco subito che tutte le paranoie mentali siano dovute dall aspetto estetico in quanto trovo questo animale delizioso da mangiare,tanto che nel giro di pochi secondi finisco lo spiedino con i miei 3 scorpioncini.
Stessa idea per il cavalluccio marino,che nonostante sia molto più duro e con un retrogusto molto accentuato di mare devo dire che è davvero molto ma molto buono.
Infine la cavalletta,lasciata ultima in quanto animale che da sempre mi ha dato un certo fastidio.
Senza se e senza ma la addento e sorpresa delle sorprese è tra tutti e tre gli spiedini,quello che più mi piace.
Incredulo e felice ritorno al mercato per provare dell altro. la cuoca rivendendo la mia faccia sorride e mi propone di assaggiare il serpente,una lucertola ed un mega scorpione,ed io lucertola a parte(costava troppo),accetto il consiglio e per circa 8€ mi compro un serpente ed un mega scorpione fritto.
Il risultato è il medesimo,tanto buoni e croccanti che me ne mangerei altri,ma non voglio esagerare,anche perché è la mia prima esperienza con questo tipo di cibo,per cui ripiego su dei ravioli al vapore e come dolce un gelato di riso.
In questi hutong ci ho passato tutte le cene durante il mio soggiorno a Pechino spendendo poco e mangiando benissimo.
Le sere invece le ho passate in compagnia di ragazzi conosciuti in ostello,provenienti da tutto il mondo,ma sopratutto con una ragazza polacca ed un ragazzo cinese che mi ha portato anche a vedere la zona a luci rosse,dove massaggiatrici offrono anche altri servizi.
L ultima sera la passo in piazza tienanmen,seduto in terra come la stragrande maggioranza dei cinesi presenti e guardando il grande vaso illuminato pieno di fiori veri e di tutti i colori.
Sono stato davvero bene a Pechino(smog a parte),è una città in cui c'è ancora una forte cultura e tradizione e che nonostante l incredibile processo di modernizzazione che sta portando piano piano a far scomparire gli hutong per lasciare spazio ad edifici moderni e lussuosi si riescono ancora a vedere scorci di una Cina che sta scomparendo.
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