DAY 240: Thorang-la pass🇳🇵
9 tappa circuito Annapurna:Thorang High Camp-Muktinath 17.5km
4.00 suona la sveglia.
4.30 colazione.
5 partenza.
È ancora buio,ma se vogliamo vedere l alba dal passo ed evitare le forti raffiche di vento che ci sono da metà mattina in poi è necessario partire a questi orari.
Con la torcia sulla testa e coperto con i vestiti più pesanti che ho parto per l ultima grande giornata prima di iniziare a scendere d'altitudine.
Il ritmo è lento e bisogna fare molta attenzione a non mettere le gambe in punti pericolosi per non finire in una scarpata.
Al mio amico Steven dopo i primi chilometri si rompono i bastoni telescopici e quindi è costretto a camminare senza supporto,cosa che a me non succede grazie al bastone robusto che ho trovato in un fosso durante il terzo giorno di trekking.
Un freddo bestiale ci accompagna per tutto il viaggio,ma il fatto che non ci sia vento rende il tutto meno problematico fortunatamente.
E così con le luci dell'alba sullo sfondo riesco ad arrivare in tempo al passo thorang-la pass a 5416metri d altitudine e godermi uno spettacolo che penso non rivedrò per molto tempo,perché non so se mi spingerò ancora ad altezze simili.
La soddisfazione è tanta,un momento quasi commovente perché questi 9 giorni di trekking non sono stati per niente semplici,anzi....
Il freddo è tanto,le mani sono freddissime faccio fatica a muoverle,la bottiglia d'acqua che ho con me è un blocco di ghiaccio unico e pure il naso è rosso come non mai.
Con una tazza di tè nel piccolo rifugio cerco di scaldarmi un pochino prima di uscire ed andare su un altura e gustarmi l'arrivo del sole completamente in solitaria fumandomi una sigaretta.
Circa 20 minuti riesco a resistere,ma sufficienti per riuscire a vedere ciò che volevo,cioè l arrivo del sole sul mio viso.
E così dopo le classiche foto di rito,lascio i 5416metri del passo,che nel frattempo è diventato sempre più gremito di gente,ed inizio la mia discesa verso Muktinath,cittadina famosa per pellegrinaggi hindu e buddisti.
Soddisfatto come non mai per la prova vinta(raggiungere a piedi tali altitudini è tutt'altro che un gioco)mi lancio in una discesa sabbiosa lunga 4 ore insieme alla mia guida,Steven e il suo sherpa.
Non facciamo tempo nemmeno a partire quasi,che uno strano boato ci fa girare tutti e quattro preoccupati.
Da una montagna alla mia sinistra,vedo una valanga scendere a tutta velocità sprigionando un rumore pazzesco per poi spegnersi dopo circa 30 secondi in un burrone.
Fortunatamente tutto questo succede in una zona abbastanza lontana da noi e abbastanza lontana dal passo,per cui nessun pericolo;ma comunque la preoccupazione c'è stata,anche perché non avevo mai assistito a nulla del genere in vita mia.
Superata la paura valanga,inizia finalmente(ed indisturbata) la discesa che nonostante sia ripida ed a tratti scivolosa ci consente di raggiungere senza problemi muktinath passando per bellissimi sentieri panoramici con sfondo vette di 7000 e 8000 metri.
Camminare in questi posti è un piacere e i 17.5km fatti a fine giornata non sono per nulla pesanti nonostante il tracciato compiuto è stato molto impegnativo.
Per risparmiare qualche soldo condivido la mia camera con Steven,con cui ho stretto davvero un gran bel rapporto e dopo esserci mangiati 2 bei piatti di dal-bhat ci facciamo un bel pisolino della nostra bella stanza con bagno privato.
Il villaggio di muktinath che ho avuto modo di girare poco prima di cena,è un classico villaggio turistico pieno di bancarelle e guest house,ma il panorama è davvero magnifico.
Ci sarebbero anche da vedere un monastero e uno stupa ma sia io che Steven decidiamo di non fare la lunga salita verso i luoghi di culto ma di tornare in guest house per scaldarci vicino alla stufa e cenare con una zuppa bollente prima di ritirarci in stanza ed andare a letto in un orario decisamente non consueto,cioè alle 19.45.
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