martedì 17 gennaio 2017

Riposo a Manang

DAY 237: Manang🇳🇵


6 tappa circuito Annapurna 

Giorno di riposo oggi.

Per acclimatarmi e per ricaricare un po' le pile si è deciso di fermarsi a Manang per un giorno in più.

Praticamente passo mezza mattinata a dormire,ma poi decido di prendere il mio zaino e di partire verso le montagne più vicine in cui ho saputo della presenza di un piccolo lago.

Con del formaggio,dei biscotti e acqua nello zaino,inizio a camminare verso la direzione che mi è stata segnalata.

Oggi sono senza guida,per cui posso gestire il mio tempo in maniera completamente autonoma.

Con musica a palla e con tanta voglia di scoprire posti isolati inizia il mio percorso lungo le montagne dopo aver superato grazie ad un ponticello di legno un fiume bello pieno.

La salita è lunga e ripida,ma c è da dire che il panorama inizia subito a gasarmi, anche perché di fronte a me ho una delle vette più alte che posso vedere lungo tutto il circuito,l Annapurna 2,montagna altra quasi 8000 metri.

Circa 2 ore di camminata per arrivare al punto panoramico che cercavo;un lago cristallino con alte pareti rocciose e con sfondo le vette innevate.

Dato il caldo,il mio primo pensiero è quello di scendere in riva al laghetto per bagnarmi le gambe e magari per fare anche un tuffo,così senza fretta e facendo attenzione al sentiero piuttosto pendente,arrivo vicino a lago dove però trovo una brutta sorpresa: le sabbie mobili.

Non avendo mai avuto a che fare con delle sabbie mobili, mi munisco di bastone per poterne verificare la profondità in modo da poter evitare le zone in cui il terreno diventa troppo profondo.

Inizio così il mio percorso(finendo a volte con più di mezza gamba nel terreno insidioso)verso la riva del lago.

Con molta calma riesco ad evitare i punti a rischio ed arrivare in riva al meraviglioso lago;il tutto a piedi nudi perché il peso degli scarponi mi avrebbe tirato a fondo già dopo pochi metri.

Il freddo che ho provato alle gambe e piedi ad attraversare piccoli fiumi  non me lo scorderò facilmente così come quando ho deciso di immergere fino alle ginocchia le mie gambe nel lago. Tutto questo perché volevo togliermi lo sfizio di essere "entrato"nel lago.resisto giusto pochi minuti prima di ritornare al sicuro e mettere i piedi gelati negli scarponi.il ritorno verso Manang lo faccio al tramonto,cioè poco prima che scenda il gelo.

Sulla strada del ritorno nella mia mente circolano un sacco di pensieri,primo su tutti il fatto di essere felice senza necessariamente avere a disposizione qualsiasi bene possibile immaginabile.

Ogni qualvolta mi ritrovo in mezzo alla natura ed in mezzo al nulla,avverto un senso di libertà che mi porta ad essere davvero in pace con me stesso.

Arrivo giusto in tempo all'alloggio per cenare insieme a Steven e parlare per qualche ora di ciò che di bello si puó vedere in Italia.

Prima di andare a letto do un occhiata alle foto scattate la giornata.

Mi sento davvero un ragazzo fortunato.

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